Il contatto con la corrente elettrica è un evento potenzialmente pericoloso, e le lesioni risultanti possono variare significativamente in base a diversi fattori: il voltaggio, l’intensità e la frequenza della corrente, nonchè la resistenza del conduttore.
Nel nostro approfondimento, esploreremo le dinamiche delle lesioni elettriche, concentrandoci sul marchio elettrico come manifestazione chiave di questo tipo di trauma.
LESIONI ELETTRICHE: UNA VARIAZIONE DI FATTORI
Ogni fenomeno elettrico è caratterizzato dalla forza che lo produce (voltaggio), dall’intensità della corrente (amperaggio), dalla sua frequenza (hertz) e dalla resistenza del conduttore (ohm).
- Il voltaggio comporta la minore o maggiore tendenza della corrente ad attraversare una resistenza, pertanto maggiore è il voltaggio, maggiore è la probabilità che si stabilisca un circuito chiuso anche attraversi zone del corpo ad alta resistenza.
- L’amperaggio rappresenta la quantità di corrente che attraversa il corpo nell’unità di tempo ed è inversamente proporzionale alla resistenza, che nell’organismo umano ha un valore fra a 20 e 40.000 – 80.000 Ohm
- La tensione è la frequenza delle oscillazioni della corrente alternata
IL MARCHIO ELETTRICO
La corrente elettrica può determinare sulla cute una lesione, chiamata “marchio elettrico” che è essenzialmente da calore, dovuta all’effetto Joule ed alla resistenza cutanea.
Infatti, la corrente trova la massima resistenza nello strato superficiale della cute (corneo), perché la cheratina è un pessimo conduttore, mentre nel derma e nei liquidi interstiziali questa resistenza diminuisce notevolmente. Ne consegue che le lesioni superficiali saranno dovute all’effetto Joule e quindi si troveranno vere e proprie bruciature da calore.
Può assumere caratteristiche diverse in base a diversi fattori:
- Durata ed intensità dell’azione elettrica
- Resistenza offerta dalla superficie
Il marchio elettrico che si può trovare sia sulla superficie d’ingresso che d’uscita della corrente si può presentare come un piccolo rilievo cutaneo, a contorni netti, lievemente depresso nella zona centrale, ma senza perdita di sostanza, oppure può essere caratterizzato da perdita di sostanza, con un aspetto crateriforme, escavato e con esposizione del derma.
L’aspetto è pergamenaceo in rapporto alle necrosi coagulativa dei tessuti.
L’IMPORTANZA DELL’ESAME ISTOLOGICO
L’esame istologico riveste un ruolo dirimente nella diagnosi differenziale delle lesioni elettriche. Consente infatti di differenziare il marchio elettrico da lesioni di aspetto similare, quale alcuni tipo di ustioni localizzate. In particolare, al microscopio si potranno osservare:
- formazioni bollose otticamente vuote che scompaginano lo strato corneo;
- allungamento dei nuclei delle cellule dello strato malpighiano, che si dispongono a palizzata come ciuffi di peli;
- fenomeni trombotici a livello dei vasi del derma
CONCLUSIONI
Il mondo delle lesioni elettriche è complesso e spesso sottostimato. Comprendere i fattori che influenzano tali lesioni, come il marchio elettrico, è fondamentale per una gestione efficace e una diagnosi accurata. Attraverso la consapevolezza e l’approfondimento, possiamo contribuire a migliorare la comprensione di questo aspetto poco conosciuto della medicina forense ed emergenziale.