IL PROCESSO DI DISIDRATAZIONE DOPO LA MORTE

IL PROCESSO DI DISIDRATAZIONE DOPO LA MORTE

Con la cessazione della circolazione, l’evaporazione cutanea non è più compensata e si osserva di conseguenza una marcata disidratazione nelle parti più esposte all’aria ed epistatiche. I liquidi, infatti, defluiscono nelle zone ipostatiche.

Nel caso in cui questo fenomeno è particolarmente intenso, a causa di una valida ventilazione, con bassa umidità e con temperatura elevata, può dare luogo ad una vera e propria mummificazione.

Le zone interessate per prime da tale fenomeno sono lo scroto, le pinne nasali, le labbra (ove la cute è più sottile) e le mucose (per assenza dello strato corneo).

Alterazioni oculari

Numerose e particolari sono le modificazioni che subiscono gli occhi a causa del fenomeno dell’evaporazione.

  1. SEGNO DI LOUIS: Innanzitutto i bulbi si presentano infossati nella cavità orbitaria
  2. Poi, la cornea si essicca, diventa opaca e si sfalda creando in superficie uno strato biancastro a cui viene dato il nome di TELA DI WINSLOW
  3. Infine, anche la sclera dissecca ai lati della cornea, rendendo così visibile la sottostante coroide, come una doppia macchia triangolare: MACCHIA SCLEROTICALE DI SOMMER.

Macchie scleroticali di Sommer

Neonati e feti

Nei neonati e nei feti, a causa del sottilissimo spessore dello strato corneo, questo processo è molto evidente e si deve perciò evitare di:

  • misurare il peso come indice di maturità fetale, in quanto questo può ridursi anche significativamente a motivo dell’evaporazione;
  • confondere il colorito scuro delle labbra (dovuto alla visione superficiale dei capillari sottocutanei per il fenomeno dell’evaporazione epidermica), con lesioni da compressione per soffocamento; in caso di dubbio è opportuna la sezione per la ricerca di eventuali infiltrati emorragici nel sottocutaneo (segni di vitalità) o l’esame istologico.
Lesioni escoriative

Le escoriazioni (solco degli impiccati o degli strangolati) subiscono una evaporazione maggiore, dato che il rivestimento epidermico è asportato o comunque interrotto e possono assumere l’aspetto di tipo pergamenaceo.

Esempio di solco da impiccamento. Si può facilmente rilevare il fondo d’aspetto pergamenaceo

Conclusioni

A seguito del decesso di verifica la disidratazione soprattutto di quelle zone più esposte all’aria ed epistatiche. Ciò dovrà essere tenuto in considerazione durante l’esame cadaverico.

Tali segni, però, hanno comunque scarsa o nulla rilevanza per la cronologia del decesso, perché troppo condizionati dai fattori esterni.

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Benedetta De Luca

Giovane Medico Legale in formazione specialistica, Esperto in Balistica Forense. Mi occupo di decifrare storie che solo le armi e le munizioni possono raccontare.

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