Sotto le Onde della Verità: Analizzando le Fasi dell’Annegamento

benedetta de luca

L’annegamento è una forma di asfissia che si verifica quando un liquido penetra all’interno delle vie respiratorie, interferendo con il processo di respirazione e portando a gravi conseguenze.

Fase di Sorpresa

La prima fase dell’annegamento è quella della sorpresa, un momento critico in cui il corpo reagisce istintivamente al contatto con il mezzo annegante. Appena si verifica il contatto con il liquido, si verifica una profonda inspirazione che introduce il liquido nelle vie respiratorie, stimolata dai recettori termici e meccanici periferici presenti a livello cutaneo. Questo istante iniziale è cruciale e segna l’inizio di una sequenza di eventi che porteranno alla compromissione del sistema respiratorio.

Fase di Apnea Volontaria o Resistenza

Nella fase successiva, il soggetto, consapevole del pericolo, chiude volontariamente la glottide per impedire ulteriore penetrazione del liquido. Questo atto di resistenza persiste finché l’aria nei polmoni viene esaurita. Questa fase dura da un minimo di 30 secondi sino ad un massimo di oltre un minuto (anche due o tre) nel soggetto allenato, a secondo della disponibilità di aria nel polmone e delle richieste del soggetto. L’individuo cerca istintivamente di difendersi dalla minaccia esterna, ma questa resistenza ha un limite, e la fase successiva si fa inevitabile.

Fase Dispnoica

La fase dispnoica, della durata di un minuto circa, è prevalentemente espiratoria. È caratterizzata da atti respiratori disordinati, durante i quali il liquido annegante penetra abbondantemente nell’albero respiratorio e si verifica una perdita di coscienza del soggetto. Questo è il momento in cui la situazione diventa critica, e la lotta per respirare si trasforma in un ciclo di inondazione polmonare. La quantità di liquido accumulato inizia a compromettere gravemente lo scambio gassoso nei polmoni, portando a una crescente difficoltà respiratoria.

Fase Apnoica

La fase apnoica è segnata dalla cessazione completa del respiro e ha una durata di circa un minuto. È equiparabile ad uno stato di morte apparente, con perdita della coscienza, abolizione dei riflessi e arresto definitivo del respiro. Questo rappresenta un momento cruciale in cui la saturazione di ossigeno diminuisce rapidamente, portando a una rapida degradazione delle funzioni vitali.

Fase Terminale

La fase terminale segna il culmine tragico dell’annegamento, con il boccheggiamento e l’arresto cardio-circolatorio. In questa fase, il corpo è sottoposto a uno stress e a una privazione di ossigeno estremi, portando a danni irreparabili agli organi vitali. 

Conclusioni

L’annegamento, con le sue fasi distintive, rappresenta una realtà sconvolgente che richiede una comprensione approfondita da parte di soccorritori, medici e ricercatori. Conoscere il susseguirsi preciso degli eventi nelle diverse fasi dell’annegamento è essenziale per decifrare ed interpretare le modalità e i mezzi con cui si è verificato l’evento.

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Benedetta De Luca

Giovane Medico Legale in formazione specialistica, Esperto in Balistica Forense. Mi occupo di decifrare storie che solo le armi e le munizioni possono raccontare.

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